Porte, non muri Sintetica definizione quella che ci ha regalato Benedetto XVI, annunciando il tema per la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Se le reti sociali sono "porte di verità e di fede" e non muri divisori, l'approccio al mondo di internet viene capovolto. Non si tratta di scegliere se stare di qua o di là dal muro, ma di attraversare questi spazi, sapendo che l'autenticità dipende sempre e comunque dalla persona. Il dualismo che ancora serpeggia nella mente di tanti per cui stare "on line" sarebbe necessariamente entrare in uno spazio virtuale, mentre essere "off line" garantirebbe di più la realtà dei rapporti, è falso. Le reti sono "porte", dunque accesso ad uno spazio, certo immateriale, ma non fantastico, che rende possibile il sorgere delle domande di senso e la stessa ricerca della fede. Ce n'è abbastanza per attendere con ansia lo sviluppo del tema, in occasione della festa di S. Francesco di Sales. Mons. Domenico Pompili
per approfondire: http://www.avvenire.it/Commenti/Pagine/47-giornate-mondiole-delle-comunicazioni-scelzo.aspx< http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/Giornata-comunicazioni-2013.aspx< |
- o.varriale
- g.puglisi
- a.palomba
- m.palma
- h.cozzolino
«Cristo è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri» (Eb 9,11). Per riconciliarci con il Padre e tra di noi, egli ha offerto se stesso, ha sancito l’Alleanza di amore sigillandola con il proprio sangue.
Il sangue di Cristo, vero Dio e vero Uomo, in quanto sangue umano è sparso nel dolore e nell’angoscia, nell’Orto degli ulivi e sulla Croce, ma, essendo anche sangue divino, ha il potere di redimere, di santificare, di purificare veramente le nostre coscienze. Una sola goccia di questo sangue – come si canta nell’inno Adoro te devote – può lavare tutto il mondo.